20ª TAPPA: Wittenberge
La 20 esima tappa è un della poche che ho deciso prima della partenza. Wittenberge è un’anonima cittadina che sorge sulla riva Brandeburghese dell’Elba, da non confondere con la più famosa Wittember, anch’essa bagnata dall’Elba, ma nella Sassonia-Anhalt. Qui Martin Lutero affisse alla porta della chiesa
19ª TAPPA: Zibberick
“Cantavano le allodole e i cardellini, e la tortora gemeva, e le api d’oro volavano intorno alle fontane. Tutto profumava dell’opulenta estate e dei suoi frutti. Ai nostri piedi rotolavano le pere, al nostro fianco mele in grandi quantità; e fino a terra si curvavano i
18ª TAPPA: Bernburg
La leggenda narra che Lipsia diventerà la nuova Berlino. Non è chiaro se avverrà mai. Lipsia da l’idea di una città che avrebbe potuto essere, ma che in realtà non è mai diventata. Goethe la ricorda nei suoi appunti da studente come un polo commerciale tra i
17ª TAPPA: HALLE (lipsia)
Halle “addormentate guglie, strapiombi di rocce macigni, crepacci, vive cose che vanno, striano la terra madre notturna, prede intanate nei sassi, api del miele, zanne nel buoi del mare perlaceo. E addormentati i nidi d’uccelli scatto d’ala” Alcmane Anche questa mattina sono in ritardo, credo che non riuscirò mai a fare una partenza intelligente.
16ª TAPPA: WEIMAR
“Natura! Noi siamo da essa circondati e avvinti, senza poter da essa uscire e senza poter entrare in essa più profondamente. Non invitati e non avvertiti, essa ci prende nel giro della sua danza e ci attrae nel vortice, finché, stanchi, cadiamo nelle sue braccia. Essa
15ª TAPPA: ERFURT
“Nella casetta ogni cosa era minuscola, ma straordinariamente linda e aggraziata. C'era un tavolino ricoperto da una candida tovaglietta e apparecchiato con sette piattini: ogni piattino aveva i suo cucchiaini, sette coltellini, sette forchettine e sette bicchierini. Lungo la parete, l'uno accanto all'altro, c'erano sette lettini,
14ª TAPPA: Bamberga
“Grandi alberi rigogliosi vi crescono, peri e granati, e meli con splendidi frutti, fichi dolcissimi e piante rigogliose d’ulivo. Mai il loro frutto marcisce o finisce, né inverno né estate: è perenne Sempre lo Zefiro gli uni fa crescere, gli altri matura, soffiando. Invecchia sulla pera la pera, sulla mela la mela, sul
13ª TAPPA: Norimberga
Il popolo di Norimberga fa uso di un doppio orologio; uno è quello “volgare”, usato dappertutto, che mostra le ore numerate dalla Mezzanotte precedente a quella successiva “ ”….; l’altro viene dall’antichità ed usualmente numera le ore diurne dal sorgere del sole, come nella civiltà Babilonese, e le ore notturne dal tramonto del sole. Per questa
12ª TAPPA: Ingolstadt
Diario di una “Cotta”. Ora di inizio, ora di accensione pentola, ora di immersione grani, ora di estrazione pipe, ora di termine sparge, ora di inizio bollitura, ora di fine bollitura e inizio raffreddamento, ora di fine raffreddamento, ora di inoculo lievito, ora di fine attività di
11ª TAPPA: MONACO DI BAVIERA
“Fafner, il drago selvaggio, in fosca foresta s’adagia; con la mole tremenda del corpo dei Nibelunghi il tesoro egli là custodisce. Alla forza giovanile di Siegfried il corpo di Fafner ben soccomberebbe; del Nibelungo l’anello egli mi conquisterebbe. Serve all’impresa solo una spada; Notung soltanto giova al mio livore, purché Siegfried l’impugni a ferire: