34ª TAPPA: Österbybruk
Sabato 17 settembre. Ore 7.06 Mi alzo presto con controllare il meteo, se non piove posso recuperare il tempo che ho perso ieri facendo una tappa molto lunga. Vado subito a controllare alla finestra e diluvia. Poco male, prendo a colazione, faccio l’ultima doccia per chissà quanto
33ª TAPPA: Uppsala
Questa mattina non ho intenzione di farmi fregare, mi sveglio ai blocchi di partenza e copro la distanza tra il letto e il bagno a testa bassa, nemmeno fossi Marcell Jacobs. La mia determinazione non basta, il destino mi mette costantemente i bastoni tra le ruote
32ª TAPPA: Stoccolma
Mai avrei pensato prima di attraversare un paese in guerra in maniera cosi lenta, cosi selvaggia, con l’unico scopo di cercare di capire il perché, con la voglia di vedere. Da quando ho compiuto i 40 anni sogno con i sensi vigili, ma da sempre sono
31ª TAPPA: niköping
Ore 5.43 Nel dormiveglia faccio un sogno lucido, di cui dovrò interpretare i segni. L’inconscio agisce in base alle mie pulsioni, che assecondano a loro volta il principio del piacere opposto a quello della realtà. Mi sento sospeso, sono sveglio ma non riesco a muovermi. Sono paralizzato dentro
30ª TAPPA: valdemarsvik
Ore 5.25 “In principio era il Verbo”, scrive Giovanni nel suo vangelo. Il logos, la vera prerogativa umana, quella che mi sveglia di colpo, pronunciata da un gruppo di turchi a pesca nell’unica mattina degli ultimi giorni in cui la stanchezza aveva finalmente vinto su tutto, permettendomi
29ª TAPPA: vastervik
Ore 5.44 Dopo dieci giorni di fila in tenda il risveglio non è più dolcissimo. Come le ultime mattine il freddo mi prende le gambe e sale lungo la schiena, ma il cervello rimane in una condizione di assoluta quiete, in cui i pensieri cercano di staccarsi
28ª TAPPA: oskarshamn
56.720050, 16.372331 La mattina indugio nel sacco a pelo pigramente. Complici i primi freddi autunnali del nord che non mi invogliano certo ad uscire dalla della mia tenda. Infreddolito e rattrappito, con le gambe intorpidite dall’umidità, comincio a pensare a soluzioni che sono uno strascico dei miei
27ª TAPPA: KALAMAR
Spostarsi verso la costa non è stata una cattiva idea, la notte riesco a dormire dentro il sacco pelo e con un piumino tecnico sulle gambe. All’alba la temperatura scende di diversi gradi costringendomi comunque a svegliarmi. Mentre preparo il caffè penso al quello che mi
25/26ª TAPPA: JARNAVIK e KARLSKRONA
Oggi è stata una pessima giornata! L’umidità del lago ricopre la tenda. Fortunatamente questa fa il suo lavoro in modo egregio e l’acqua non oltrepassa la membrana di protezione, ma il freddo penetra all’interno e passa dentro il sacco letto. Mi sveglio verso le 5.30 con
24ª TAPPA: OSTERSLOV
L’atto di pedalare è un movimento meccanico, non ci sono cambi di direzioni o salti verso l’alto. L’azione è sempre la stessa, serve solo un esatto calcolo delle distanze e della gestione dello sforzo. Pedalare è un’arte che si adatta alle irregolarità del suolo, è un